Cina e Russia da anni stanno diversificando le proprie riserve finanziarie, il dollaro ed i titoli collegati ad esso sono stati per anni il mezzo più utilizzato per accumulare valore.
L’egemonia del dollaro come valuta da investimento è durata a lungo fino a quando le economie emergenti di altri paesi come la Russia e la Cina hanno deciso di fare fronte comune per far diminuire il potere del dollaro come valuta di riferimento commerciale e da investimento.
La nascita dei Brics è stato il primo passo per liberarsi dallo strapotere del dollaro americano, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica hanno cominciato a creare relazioni commerciali tra loro seguendo strategie ben precise autonome dal dollaro.
Negli ultimi anni la Russia, che nel frattempo è stato oggetto anche di embarghi commerciali, h ridotto in modo drastico le proprie riserve finanziarie in dollari facendole crollare al solo 20% del valore.
Allo stesso modo anche la Cina ha ridotto la propria esposizione in dollari sostituendoli con lingotti d’oro ed altre valute alternative, basti pensare che proprio ultimamente la Cina ha perso il primato mondiale per possesso di Treasuries facendosi volontariamente superare del Giappone.
La politica compro oro della Cina è stata molto attiva negli ultimi anni andando ad acquistare tonnellate di lingotti oro, nonostante ciò a causa dell’enorme valore delle riserve cinesi ancora oggi le riserve d’oro non superano il 3%.
L’acquisto di oro da parte della Cina è stato pianificato parallelamente alla vendita di titoli stato americani detenuti nelle proprie riserve finanziarie, una strategia che certo alimenta la guerra dei dazi che Cina e Usa stanno affrontando senza esclusione di colpi.
L’esposizione della Cina versi i titoli di stato americani è ancora molto forte ma è decisamente calata rispetto al passato e ben presto arriverà ad essere marginale se non verranno trovati degli accordi che soddisferanno entrambi i paesi.