Live streaming: come le aziende possono trasmettere i propri contenuti in diretta sul canale aziendale di YouTube
Uno dei social più stabili a cui affidarsi per realizzare un live streaming è sicuramente YouTube. Anche quando l’emergenza sarà rientrata, le fiere e gli eventi subiranno una drastica diminuzione vista l’impossibilità di aggregazione.
Ecco come e perché un’azienda dovrebbe utilizzare i propri canali aziendali su YouTube per illustrare i propri prodotti e macchinari in diretta streaming.
YouTube: tutti i vantaggi della diretta streaming
Come tutti i social, anche YouTube è caratterizzato da un algoritmo che penalizza o premia i propri iscritti. L’algoritmo di YouTube premia i canali che svolgono sessioni di utilizzo di lunga durata.
Non solo l’utilizzo di dirette streaming appare vantaggioso all’interno del canale Youtube dell’azienda , ma il vantaggio si riflette sul motore di ricerca, in cui le live vengono indicizzate più velocemente e appaiono nella sezione dedicata alle “News”.
YouTube è ormai un social solido, dotato di una architettura ben salda. Sarà sufficiente inserire il link del proprio profilo e lasciare fare agli iscritti del canale; nel caso in cui si volessero aumentare gli iscritti, sarà possibili invitarli a iscriversi al canale.
Nel caso in cui la diretta durasse meno di 12 ore, verrebbe automaticamente archiviata per poter essere utilizzata anche in un secondo momento. I contenuti proposti nel live possono essere ripresentati sul proprio canale in forme diverse come video on demand, così da tenere in positivo il canale nel periodo medio e facendo fruttare al massimo l’investimento svolto per realizzare la diretta. Si tratta di un interessante forma di video marketing mediante live streaming dopo l’evento.
Strumenti per lo streaming: ecco quali usare
Attraverso il RTSP o il RTP i dati video e audio vengono trasmessi a molteplici utenti.
Per giungere a risultati ottimali, però, un’azienda deve premunirsi di un sistema per la diretta professionale. Lo scopo è quello di promuovere i prodotti, o le macchine industriali, come se venissero presentati negli open house.
Un modo per ottenere un risultato soddisfacente è quello di affidarsi a una regia multicamera. Dopo aver stabilito quale debba essere l’oggetto della ripresa (soggetto o macchinario), illustriamo quale sia la via migliore per far arrivare il segnale video e audio in diretta su YouTube.
Encoder
Questo sistema è utilizzato per convertire in un flusso di dati i segnali video e audio. Ne esistono diverse tipologie, tra cui uno dei più noti è il Balckmagic Web Presenter, il quale agisce come una webcam, dunque viene percepito dai programmi in modo immediato e trasparente. Uno dei limiti di questo sistema è l’assenza del full HD. Al fine di ovviare a questo problema, sarebbe preferibile utilizzare sistemi come Teradek, Aja, Datavideo, che appaiono più performanti. Per i formati, l’orientamento e la dimensione del video è interessante questo articolo sui video per i social network. Si potrebbe anche passare tramite un Pc, attraverso la scheda di acquisizione, poi aspettare che il software faccia la codifica. Tra i più conosciuti ci sono Wirecats, OBs per Linux, XSplit Broadcast, Magix YouCast, Ustream.
Quale e quanta banda è necessaria
Un encoder di qualità necessita di una banda adatta. Una banda da 8-10 Mb è opportuna per una trasmissione in full HD e per avere un traffico sicuro. Se la sede delle riprese non è munita della fibra, è possibile l’utilizzo della rete mobile 4G oppure più reti tra loro accoppiate, sempre in 4G. Se la copertura fosse carente, sarebbe possibile effettuare una connessione a Internet tramite satellite; i costi sono però elevati (intorno ai 200 € all’ora).
L’utilizzo di uno switch o di un aggregatore di banda è comunque opportuno, perché nel caso in cui il segnale venisse perso sopperirebbe attraverso la linea di back up.
Encoder e YouTube: come collegarli
In seguito alla configurazione del sistema, all’encoder viene segnalato in quale modo identificare il canale YouTube utilizzato per la diretta, così l’evento potrà essere programmato. È però importante munirsi di encoder riconosciuti da YouTube, e dunque accettati.
All’interno della pagina di YouTube dedicata alla configurazione, è presente la “Url del server”, dopo la quale è presente una chiave dello stream: quella è in realtà una password. Questi due dati vanno inseriti nell’ ecnocoder
Latenza
La latenza è il ritardo dopo il quale, su YouTube, sarà visibile la diretta in streaming. La qualità maggiore, il cui ritardo corrisponde a ca. 20-25 sec., risulta impossibile da utilizzare qualora si volesse realizzare una diretta streaming interattiva. La latenza varia a seconda della qualità: maggiore è la qualità e maggiore sarà la latenza. Rimane comunque un parametro configurabile prima di andare in onda. Uno strumento utile al coinvolgimento dei partecipanti è la chat, che può essere moderata.
Giuseppe Galliano Studio
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