Se il bambino non vuole la mascherina

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Per chi è genitore, la pandemia in corso è un’ulteriore sfida nella lotta quotidiana per la tutela dei propri figli. Inizialmente identificati come un bersaglio di scarso interesse per il virus, i bambini sono poi divenuti oggetto di studio e preoccupazioni per la diffusione della malattia di Kawasaki, un’infiammazione dei vasi sanguigni tra i piccoli risultati positivi al virus. Una relazione fortunatamente smentita dagli studi.

Oggi, sulla base dei dati disponibili, sappiamo che i bambini hanno una suscettibilità all’infezione dimezzata rispetto agli adulti. In caso di contagio, i bambini sono quasi sempre asintomatici e presentano comunque un andamento clinico della patologia più favorevole.

Ciò non toglie che anche nei bambini le misure di prevenzione del contagio debbano essere stringenti. Tra queste, l’ottemperanza alle normali procedure di vaccinazione, la disinfezione delle mani e di tutte le superfici con cui possono venire a contatto e anche l’utilizzo della mascherina.

A tale proposito, le associazioni di categoria cui fanno capo i pediatri hanno assicurato che indossare la mascherina anche per più ore al giorno non comporta nessun rischio per il bambino. Va comunque ricordato che in Italia le mascherine non sono obbligatorie per i bambini al di sotto dei 6 anni e per i bambini con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e i soggetti che interagiscono con loro.

Per i ragazzi tra i 6 e i 12 anni, l’OMS consiglia di valutarne l’uso in base alla presenza del virus nella zona di residenza, alla presenza di un adulto che ne possa controllare i comportamenti, ai contatti con persone che possono eventualmente trasmetterlo o ai quali il bambino può a sua volta trasmettere la malattia. Bisogna inoltre tener conto della capacità del bambino di utilizzare la mascherina in modo sicuro e di eventuali disagi che può manifestare nell’interazione con gli altri.

Il dibattito sull’uso delle mascherine da parte dei bambini si è rinverdito con la riapertura delle scuole. E se i ragazzi al di sopra dei 12 anni hanno l’obbligo di adeguarsi alle norme in vigore per gli adulti, ai più piccoli si può concedere un po’ più di colore e di fantasia.

Al posto delle mascherine chirurgiche con la marcatura CE, esistono mascherine in stoffa, su misura e coloratissime. E se vostro figlio le vuole stampate con i suoi supereroi preferiti, o con i beniamini dei cartoni animati, spendere qualche euro in più può valer la pena. Il bambino la indosserà più volentieri, e insieme alla vostra supervisione e al rispetto rigoroso delle norme che al momento regolano la nostra sfera sociale, potrà garantire altrettante sicurezza delle mascherine certificate.




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