Vito Gamberale, in arrivo strade resistenti e green con l’asfalto al grafene

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Iterchimica, società bergamasca presieduta da Vito Gamberale e specializzata nel settore della produzione di additivi per asfalto, sta svolgendo gli ultimi test sul Gipave, prodotto a base di grafene che secondo i risultati aumenta la durata della pavimentazione del 250%.

Vito Gamberale

Vito Gamberale: Iterchimica brevetta l’asfalto al grafene grazie al supermodificante Gipave

Ci sono voluti tre anni di test, prove e sperimentazioni, ma i risultati di Gipave, supermodificante per asfalto a base di grafene, non hanno deluso le aspettative della ricerca coordinata da Iterchimica, società di cui è presidente il top manager di lungo corso Vito Gamberale. Nato grazie ad un bando della Regione Lombardia, al quale hanno preso parte Itertecnica G.Eco, l’Università Bicocca di Milano e Directa Plus, Gipave permetterà infatti ai manti stradali una durata maggiore del 250%. Il grafene, costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio caratterizzato da forte resistenza e flessibilità, è un materiale fondamentale in numerosi settori, tra i quali spicca quello tecnologico, dove viene impiegato ad esempio per la costruzione dei pannelli touch: Gipave, coperto da brevetto internazionale così come il processo produttivo, si basa su una nuova tecnologia che utilizza specifici polimeri e materiali a base di grafene al fine di migliorare le prestazioni fisico-meccaniche delle pavimentazioni, superando sia la tradizionale tecnologia Pmb (Polymer modified bitumen) che la Pma (Polymer modified asphalt). Il composto alla base del supermodificante proviene inoltre dal recupero delle plastiche dure: un processo ecosostenibile che utilizza oggetti di riciclo come giocattoli, bidoni, cassette per la frutta, tavoli e sedie di plastica. L’obiettivo della sperimentazione guidata da Iterchimica era il rifacimento di tre strati della pavimentazione stradale (base, binder, usura) di due tratti molto trafficati, circa 500 metri della Strada Provinciale 35 Milano-Meda e altri 600 sulla strada provinciale 40 a Lacchiarella. Directa Plus, azienda britannica specializzata nella produzione e fornitura di prodotti a base di grafene, ha sviluppato per il progetto un grado particolare di grafene G+: un additivo in polvere con caratteristiche morfologiche e strutturali ottimizzate, capace di aumentare la resilienza e diminuire la suscettibilità termica dell’asfalto. Durante i 3 anni il Politecnico di Milano e l’Università Bicocca hanno eseguito rispettivamente un confronto prestazionale tra miscele bituminose differenti (tal quale, plastomero standard, supermodificante) e i test di laboratorio sull’impatto ambientale del prodotto lungo tutto il ciclo di vita. Le prove iniziali sono state effettuate su un tratto della strada provinciale 3 Ardeatina: grazie al supermodificante al grafene, l’asfalto ha visto aumentare la resistenza a trazione (+21÷35%), i moduli di rigidezza (+21÷72%), la resistenza all’ormaiamento (-35÷41% spessore e -43÷52% di velocità di ammaloramento) e infine la resistenza a fatica (+167÷760%). Lo scorso settembre, Iterchimica, guidata da Vito Gamberale, ha inaugurato il primo tratto previsto dal bando, mentre ad ottobre sono incominciati i lavori sulla strada provinciale di Lacchiarella, che si concluderanno entro la fine dell’anno. La commercializzazione di Gipave inizierà nel 2020 e secondo i dati del progetto il supermodificante al grafene avrà un costo del 10-15% in più rispetto agli additivi tradizionali. Un aumento marginale, considerando sia i risultati ottenuti dal nuovo prodotto che la possibilità di costruire pavimentazioni ecosostenibili e completamente riciclabili.

Vito Gamberale tra ENI, TIM e F2i: un percorso professionale di alto livello

Dal 2015 azionista e Presidente di Iterchimica, società leader nella produzione e commercializzazione di additivi per pavimentazioni stradali, Vito Gamberale, originario di Castelguidone, si laurea nel 1968 in Ingegneria Meccanica presso l’Università La Sapienza, diventando assistente alla cattedra di Impianti Meccanici, ruolo che lascerà dopo poco per dedicarsi alla valutazione delle imprese per conto dell’Istituto Mobiliare Italiano. Entra in Eni dopo circa dieci anni, ricoprendo la carica di Amministratore Delegato e Presidente di alcune società del Gruppo: nel 1991 passa a SIP dove viene nominato Amministratore Delegato, guidando nel 1995 la nascita di Telecom Italia Mobile, che sotto la sua guida si affermerà come una delle maggiori società di telefonia mobile a livello mondiale. Concluso il percorso in TIM, dal 1998 al 2000 è Presidente di 21 Investimenti, società di partecipazioni industriali fondata da Alessandro Benetton. Dopo aver lanciato il gruppo Autostrade, come Amministratore Delegato raggiunge l’obiettivo di renderla una multinazionale a tutti gli effetti: lascia il ruolo nel 2006, non condividendo la fusione prevista con la società spagnola Abertis. L’anno successivo, dopo aver ricoperto l’incarico di Vice Commissario per il settore "Strategie, Attività e Gestione Generale" della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Vito Gamberale diviene il primo Amministratore Delegato di F2i, il più importante Fondo di investimenti italiano per il comparto infrastrutturale. Dopo 7 anni come Amministratore Delegato lascia la società, continuando tuttavia nel settore finanziario con Quercus Assets Selection, fondo specializzato in investimenti nelle energie rinnovabili, del quale è Presidente fino al 2018.




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